Perché per la prima volta parliamo anche delle detrazioni fiscali per ristrutturazione edilizia?

Cosa è cambiato rispetto alla vecchia guida?

Ma quindi è uscita la nuova guida per redigere le pratiche ENEA?. Cosa è sempre successo fino a Dicembre 2017? Quando dovevi fare una detrazione fiscale per ristrutturazione (50%) era sufficiente portare le fatture ed i bonifici al professionista che ti redigeva la dichiarazione dei redditi. Poteva essere un CAF o un commercialista, ma era sufficiente dare a loro quei documenti e non dovevi preoccuparti di altro. Dovevi sì verificare di averne diritto. Era lo stesso progettista dell’intervento edile o sempre il tuo CAF o commercialista a darti queste indicazioni. Non dovevi coinvolgere nessun’altra figura professionale.

Quando dovevi coinvolgere un altro professionista?

Eri tenuto a coinvolgere un altro professionista, solitamente un termotecnico, quando volevi accedere ad una agevolazione fiscale per riqualificazione energetica. Fino ad oggi quel tipo di agevolazioni erano chiamate “detrazione del 65%“. Per accedervi era necessario presentare la famosa “Pratica ENEA“. Usciremo a breve con un articolo dedicato alle pratiche ENEA per descrivere quello che avveniva sino al 31 Dicembre 2017 e paragonarlo con le nuove linee guida (quando usciranno) per il 2018.
La precisazione fatta ora ti deve solo servire per farti capire che l’unico caso in cui dovevi incaricare qualcuno di inviare la pratica ENEA era per le agevolazioni per il RISPARMIO energetico.

Ed oggi come bisogna comportarsi?

La nuova guida appena uscita cambia le regole del gioco. Per correttezza bisogna dire che le regole del gioco le ha cambiate la legge di Bilancio 2018, approvato nel dicembre 2017. La guida recepisce solamente le informazioni presenti all’interno della legge di bilancio. E cosa dice quindi la guida?

Parti salienti della Guida che ti interessano

“Dal 2018, tuttavia, la stessa legge di bilancio ha introdotto l’obbligo di trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori effettuati, analogamente a quanto già previsto per la riqualificazione energetica degli edifici. Questa nuova comunicazione è necessaria per monitorare e valutare il risparmio energetico conseguito con la realizzazione degli interventi di recupero edilizio.”

COMUNICAZIONE ALL’ENEA
“Per monitorare e valutare il risparmio energetico conseguito con la realizzazione degli interventi, la legge di bilancio 2018 ha introdotto l’obbligo di trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori effettuati, analogamente a quanto già previsto per la riqualificazione energetica degli edifici.”

Questi sono i due punti che stravolgono la vecchia guida. Te li ho riportati per farti capire che per i lavori che verranno eseguiti e saldati quindi nell’anno 2018, la pratica ENEA ad oggi è obbligatoria anche per interventi di ristrutturazione e non più solo per interventi di riqualificazione.
La legge di bilancio dava 60 giorni di tempo per i successivi decreti attuativi, che ad oggi non risultano ancora pubblicati.
Il sito stesso dell’ENEA riporta questa dicitura:

La sostanza è proprio che anche l’ENEA per potere predisporre il portale dedicato alle detrazioni fiscali, aggiornandolo con quanto previsto dalla legge di bilancio, sta aspettando la pubblicazione dei decreti attuativi. La notizia confortante è che fa trasparire la possibilità di una deroga rispetto ai canonici 90 giorni di tempo rispetto ai termini del lavoro, per potere inviare questa pratica.
Ad oggi queste sono le uniche informazioni disponibili derivanti dall’analisi da quanto prodotto dall’Agenzia delle Entrate e dall’ENEA. Appena ci saranno aggiornamento in merito non esiteremo a pubblicarli. Così potrai detrarre con tutta la tranquillità le tue spese per ristrutturazione e riqualificazione, capendo quindi quali sono i tecnici che devi interpellare.

 

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